Così, anche se non sempre ce ne rendiamo conto, una gamba è bella perché il ginocchio è aggraziato, tornito e statuario. E il tempo, tiranno in generale, lo è specialmente nei paraggi di questa zona: dopo i quarant'anni anche una gamba molto magra può guadagnare adipe all'altezza del ginocchio. È un fatto che dipende dagli ormoni e, passata l'età fatidica, tocca ogni donna. Sarà per questo che la già magnifica ma non più giovanissima Demi Moore ha recentemente speso 7.400 euro per rifarsi il ginocchio? Forse, ma c'è anche il fattore fashion: la moda ha messo il ginocchio sotto i riflettori grazie a stivali, short e bermuda. Per non parlare della minigonna che, da qui all'estate, sarà di nuovo un must.
Così se fino a qualche tempo fa sotto i ferri ci finivano mariti e fidanzati con menischi sfilacciati e legamenti lasciati sul campo di calcetto, oggi le protagoniste della chirurgia del ginocchio sono le signore. Secondo gli esperti, gli interventi al ginocchio sono aumentati almeno del trenta per cento negli ultimi cinque anni. La parte dove si interviene è quella situata all'interno delle gambe, all'esterno infatti, non si riscontrano depositi di grasso nemmeno nei soggetti obesi. Il problema è quasi sempre di tipo adiposo, quindi le terapie sono quelle che si utilizzano in tutto il resto del corpo dove si danno appuntamento gli odiati cuscinetti. Si va dai massaggi alla mesoterapia, dagli ultrasuoni alla chirurgia, in un clima di tecniche differenti per "gravità" del difetto, complessità della procedura e costi. Ed è importante conoscere quali possibilità esistono per migliorare il ginocchio anche perché in questa zona gli alleati di sempre (dieta regolata e ginnastica mirata) sono assai meno utili che altrove.
Chi si rivolge alla chirurgia per risolvere problemi estetici in questa parte del corpo è di solito una persona che lamenta un ginocchio grassottello. Chi l'ha troppo magro, lo accetta più di buon grado perché comunque slancia la figura. Prima di intervenire chirurgicamente si possono provare le tecniche classiche, utilizzate per sconfiggere la cellulite in altre zone. Come per esempio, l'ossigeno ozono terapia con cui si inietta la miscela di gas nei pannicoli adiposi, favorendone la riduzione del volume. Accanto alla necessità di eliminare l'adipe in eccesso, c'è spesso anche un problema di tono della pelle. E di rughe. È vero, ma il lifting al ginocchio non si può fare, perché in quella zona lascia cicatrici visibili. Per queste imperfezioni si va a lavorare con il peeling chimico, sempre accompagnato da una biorivitalizzazione con acido ialuronico stabilizzato che garantisce una buona riserva d'acqua all'epidermide. Così si ottiene un'accelerazione del ricambio cellulare, sostenuta dalla necessaria idratazione e l'aspetto risulta levigato. Sulle rughe del ginocchio è anche possibile praticare filler con il collagene.
Ma se il guaio è un ginocchio troppo arrotondato? La medicina estetica e la tecnologia offrono valide alternative all'operazione. Possiamo partire con il massaggio Endermologie, un massaggio fisioterapico che uniforma l'aspetto della pelle. La mesoterapia? Certo è una buona tecnica. Si può praticare con diverse sostanze, sia allopatiche che omeopatiche. Oggi si parla molto della fosfatidilcolina: funziona bene, ma non è ancora chiara la disciplina giuridica a proposito del suo utilizzo in Italia. Poi c'è l'elettroporazione, che è una mesoterapia senza aghi. Si tratta di un procedimento che sfrutta la corrente elettrica per far penetrare i principi attivi dei farmaci. Un'altra tecnica non invasiva, che non comporta cioè il fastidio degli aghi, è quella degli ultrasuoni a contatto, veicolati con alcune piastre che vengono poste sulla parte da trattare. Si pratica anche nei centri estetici, ma a livello medico il bombardamento è molto più potente e quindi i risultati evidenti. Oggi esiste anche un nuovo sistema, si chiama Ultrashape. Si basa sulla veicolazione transdermica degli ultrasuoni, senza che il paziente venga toccato. Scioglie il grasso a distanza.
La gamba ha tre punti luce, che ne determinano la bellezza: si trovano tra il malleolo e il polpaccio, tra il polpaccio e il ginocchio, e a metà coscia. Anche il ginocchio vuole la sua parte. La liposcultura è la tecnica più consigliata, perchè è definitiva. L'intervento, in anestesia locale con sedazione, dura da mezz'ora a un'ora e mezzo. I costi naturalmete variano, anche in base alla durata del ricovero in clinica: in media si va dai duemila ai quattromila euro. La liposcultura al ginocchio si pratica attraverso l'uso di una cannula. È importante che sia di calibro ridotto: più è sottile, più il lavoro è preciso. Il ginocchio è sede di accumulo adiposo in quasi tutte le donne dopo i quarant'anni. La tecnica prevede lo snellimento attorno al ginocchio: si inizia dalla zona inferiore, si prosegue internamente e poi nella parte superiore, per ridare la forma slanciata alle gambe. A volte si arriva anche a metà coscia. In questo modo si alternano i concavi e convessi che definiscono una bella gamba. Non restano cicatrici visibili perché si entra con la cannulina in una piega naturale della pelle che resta ben nascosta. |