Il peeling chimico agisce nella pelle attraverso l’azione di vari meccanismi:
- stimola la rigenerazione (turnover) cellulare rimovendo ed esfoliando le cellule morte dello strato corneo provocando una vera e propria accelerazione del ricambio cellulare che avviene già naturalmente nel derma.
- Elimina le cellule della pelle danneggiate e degenerate, che vengono sostituite da cellule epidermiche normali.
- Produce un’infiammazione che attiva la produzione di collagene ed elastina (rivitalizzazione e ringiovanimento del derma mediante stimolazione dei fibroblasti con formazione di collagene autologo).
Un peeling può quindi agire sia a livello del derma più superficiale o a livello più profondo, ma ricordiamo che piuttosto che eseguire un peeling profondo, con i possibili rischi ed effetti indesiderati, è consigliato eseguire varie sedute di peeling superficiali o di media profondità.
La nascita e le origini del peeling si perdono nell’antichità in Egitto, Grecia, Turchia, India e Babilonia si utilizzavano sostanze ed ingredienti di origine vegetale unite a zolfo, pomice, polveri minerali, polveri di piante e fiori.
Alla fine dell’ 800 il dermatologo tedesco P.G. Unna sperimentò numerose sostanze e metodiche per il peeling e nel 1882 descrisse l'impiego dell'acido tricloracetico, dell'acido salicilico, della resorcina e del fenolo.
Mackee, un famoso dermatologo inglese, sperimentò nel 1952, il fenolo per il trattamento delle cicatrici da acne.
Si deve a La Gassè l'approfondimento del peeling al fenolo e a Van Scott, Yu e Murad dobbiamo l’approfondimento dell’utilizzo del tricloracetico, dell'acido salicilico, dell'acido lattico e soprattutto dell’acido glicolico.
Patologie ed inestetismi che possono essere trattati con il peeling:
Quali risultati si possono ottenere?
Migliorare l'aspetto dei tessuti del viso rimovendo gli strati più superficiali dell'epidermide.
Il tempo di guarigione è variabile tra 4 e 12 giorni a seconda della concentrazione utilizzata nel peeling.
Quali sono i disagi del periodo post-peeling?
Rossore ed inscurimento della pelle per alcuni giorni dopo il trattamento, esfoliazione per 8-10 giorni della stessa.
I rischi della procedura sono rappresentati da rari casi di infezioni o esiti cicatriziali.
I peeling possono essere classificati e suddivisi a seconda del tipo di sostanza chimica che contengono oppure a seconda della profondità nella pelle a cui agiscono.
In base alla profondità d'azione nel derma distinguiamo quindi peeling molto superficiali, peeling superficiali, peeling medio-profondi, peeling profondi.
Le sostanze utilizzate per il peeling chimico sono:
- Acido glicolico
- Resorcina
- 5-Fluorouracil (5-Fu)
- Acido retnoico
- Acido tricloracetico
- Acido salicilico
- Acido piruvico
- Alfa-idrossi-acidi
- Fenolo
- Jessner's Solution
- TCA
- acido ascorbico
- acido lattico
- alfaidrissiacidi
- acido tioglicolico o acido mercaptoacetico
Sono molti i fattori che devono essere tenuti in considerazione, per scegliere la profondità a cui deve agire il trattamento di peeling chimico:
- tipo di inestetismo o patologia che vogliamo trattare
- la sostanza utilizzata e la sua concentrazione
- zona di cute trattata
- tecnica di applicazione e quanti passaggi eseguiremo sulla stessa zona di pelle
- trattamento cutaneo prima del peeling
- tipo di pelle del paziente
- spessore della pelle
- la durata del peeling, ovvero quanto tempo rimane l’agente chimico sulla pelle
- preparazione della pelle prima del trattamento
- differenti aree di pelle da trattare
Nelle due settimane precedenti al peeling preparare la pelle utilizzando cosmetici contenenti acido glicolico, e prodotti contenenti alfaidrossiacidi per favorire una più veloce riepitelizzazione e guarigione della pelle, e sostanze depigmentanti che impediscono la deposizione della melanina sulla superficie della pelle e riducono quindi le probabilità che si verifichino iperpigmentazioni post-infiammatorie.
Sostanze per la preparazione al peeling chimico:
- Acido cogico
- Idrochinone
- Sunblock
- AHA
Il Peeling molto superficiale rimuove soltanto lo strato della pelle più superficiale e si esegue con applicazione di soluzioni di acido glicolico a concentrazioni variabili tra il 50% e il 70%.
Utile per ottenere una rimozione dell’opacità cutanea e ridare luminosità alla pelle e per attenuare le pigmentazioni superficiali.
Il tempo dell’applicazione è variabile a seconda del tipo di pelle del paziente.
Il fastidio provocato durante il trattamento è una lieve sensazione di pizzicore diffuso della zona trattata per qualche minuto.
La desquamazione compare dopo 3 giorni circa e dura 5-7 giorni.
A causa della sua azione leggera, non è indicato per cancellare in estetismi quali acne, cicatrici, rughe.
É consigliato eseguire più sedute per avere un risultato soddisfacente.
Il peeling superficiale crea necrosi di una parte dell'epidermide arrivando allo strato basale della stessa ed è indicato per:
- Acne
- Cicatrici da acne
- esiti cicatriziali
- iperpigmentazioni quali lentiggini solari e melasma
- rughe superficiali delle guance e del contorno occhi
Si effettua con soluzioni a concentrazioni variabili di:
- Acido Salicilico al 30%
- Acido Glicolico al 70%
- Acido Tricloroacetico dal 15% al 20%
- Soluzione di Jessner
- Resorcina al 40%
La sensazione durante il peeling è di bruciore diffuso e l’eritema è più intenso.
Vi può essere uno sbiancamento della cute e l’esfoliazione ha una durata di 7-10 giorni.
Con il peeling di media profondità si crea necrosi dell'epidermide e di parte del derma papillare.
É utilizzato per:
- acne papulopustolosa e nodulocistica,
- cicatrici da acne e da varicella,
- melasma,
- rughe di media profondità con la possibilità di abbinare al peeling infiltrazioni di fillers.
Nel Peeling medio-profondo si utilizzano soluzioni di acido tricloroacetico al 35-40% oppure
peeling combinati o misti oppure Fenolo all’88%.
Durante il trattamento si avverte una sensazione di bruciore che può essere molto intensa.
Il decorso post-peeling è abbastanza impegnativo, perché la pelle trattata diventa scura e dopo 5 giorni vi è l’esfoliazione a grandi squame che prosegue per 8-10 giorni.
Oltre alla necrosi dell'epidermide, il peeling profondo provoca anche necrosi del derma papillare e talvolta del derma reticolare.
Indicato per rughe diffuse e più accentuate ed esiti cicatriziali, i suoi effetti non sono paragonabili ad un lifting chirurgico ma le due tecniche possono essere complementari.
Decorso post peeling
Seguite sempre tutte le indicazioni che vi verranno date dal medico-chirurgo che ha effettuato il trattamento.
Ricordiamo comunque che nel decorso post-peeling è indispensabile proteggersi in modo assoluto dal sole e dai raggi solari e lampade UVA - UVB per almeno due mesi dopo l'applicazione del peeling (anche in casa) con prodotti che contengano schermi e filtri solari protettivi, per prevenire eventuali iperpigmentazioni postinfiammatorie.
Lavare la pelle con un detergente delicato, risciacquarla con cura e delicatezza evitando qualsiasi tipo di sfregamento o irritazione e mantenere la cute costantemente protetta con prodotti emollienti.
Il tempo di guarigione varia da 4 giorni a 12 giorni, a seconda della concentrazione utilizzata nel peeling.
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