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Pelle - Crema solare |
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Gli esperti di immagine non hanno dubbi: l'accessorio più bello delle prossime settimane sarà la pelle abbronzata. Liscia e morbida come il velluto. Obiettivo alla portata di tutte, che richiede però una pianificazione oculata e graduale degli appuntamenti al sole. E un sapiente zapping fra formule (a misura di stile e meta della propria vacanza) e nuovi indici protettivi, completamente rivisti e riordinati dalle nuove direttive UE, che hanno imposto etichette chiare e comprensibili per i consumatori e "innalzato" la scala degli skin defender. |
Alle prime uscite i dermatologi consigliano di scegliere un fattore di protezione (Spf) nel nuovo range medio (15-20), alto (25-30), in base al fototipo di appartenenza. Solo nelle successiove esposizioni, si può passare a un indice di protezione (IP) più basso (6-10). Con calma, dunque, e vincendo l'irrefrenabile desiderio del tutto e subito perchè la melanogenesi (la pigmentazione della pelle) richiede in media 72 ore.
Chi tenta di abbreviare i tempi rischia una scottatura. E poi, quest'anno va la tintarella "more golden, less tropicana" ovvero più dorata e meno color cioccolato. Tanto poi ci pensa il trucco a intensifiocare il risultato.
Si sa come applicare una crema solare sul viso e sul corpo per poterli schermare in modo perfetto (o quasi) dai raggi Uv, ma forse non quanto... Una quantità insufficiente di prodotto può ridurre, infatti, di 2/3 volte il livello di protezione. La risposta esatta? 36 grammi, pari a 6 cucchiaini da tè! A riportare questa nota curiosa è la Raccomandazione (del 22 giugno 2006) della Commissione Europea alle aziende cosmetiche, destinata a regolamentare le etichette dei solari. La protezione indicata non può scendere sotto il 6, né definirsi "totale", obiettivo impossibile per l'influenza dei fattori ambientali.
In compenso, deve sempre includere, oltre ai filtri UvB, anche quelli UvA, responsabili dell'invecchiamento cutaneo. E, oltre agli indici numerici, sull'etichetta non può mancare la categoria che identifica la potenza schermante del solare: bassa (6-10), media (15-20), alta (25-30) e molto alta (50-50+). |
Quindi godetevi il sole senza paura con trattamenti preparatorii, indici di protezione chiari e creme solari multazione. Ricorrete alle capsule se vi serve un aiuto in più.
Gli Aztechi lo chiamavano "la prugna delle sabbie"; è la guava d'Amazzonia, un frutto tipico delle foreste tropicali, ricco di vitamina C e licopene dalle virtù antiossidanti. Una capsula al giorno dell'estratto di questa di pianta, quindici giorni prima dell'esposizione al sole, favorisce l'abbronzatura, preserva l'idratazione delle pelle e ne migliora la tolleranza ai raggI ultravioletti, arginando i radicale liberi. |
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