- Da quanto tempo ha in mente di sottoporsi a questa operazione?
- Qual è stata l'evoluzione del problema nel tempo (dimagrimento, gravidanza, trattamenti)?
- Quali sono stati gli eventuali trattamenti antecedenti in generale e, più in particolare, che riguardano questa specifica parte del corpo?
- Svolge regolarmente qualche attività fisica?
- Cosa si aspetta da questa chirurgia?
L'esame permette al chirurgo di valutare l'importanza del problema, la qualità dei tessuti (pelle, grasso, muscoli), di prendere le misure e scattare una fotografia. In seguito, il chirurgo spiegherà al paziente quali sono le possibilità chirurgiche e l'evoluzione post-operatoria.
Secondo la forma del paziente (quella dei glutei, ma anche quella di tutta la silhouette) e la qualità dei suoi tessuti, vengono proposte alcune opzioni chirurgiche, isolate o in associazione. Il volume del gluteo può essere ricostruito sia con iniezione di grasso, sia con utilizzo di impianti.
Le iniezioni di grasso sono proposte solo nel caso in cui il paziente dispone di riserve di grasso sufficienti, tenendo presente che ne occorre una grossa quantità e che il chirurgo è spesso portato a ripetere l'iniezione nei mesi successivi.
Gli impianti sono proposti solo nel caso in cui non ci siano controindicazioni e il grasso del paziente non sia sufficiente per essere ri-iniettato. Questi impianti, in gel di silicone coesivo e più duri degli impianti mammari, possono essere rotondi od ovali, o di diversi volumi. Il loro impianto può essere di due tipi: o in posizione intramuscolare, o in posizione sotto-aponevrotica (sopra il muscolo).
Gli impianti intramuscolari sono i più usati, perché il massimo di proiezione desiderato viene posizionato al terzo superiore del gluteo. Infatti, in questo caso, l'impianto intramuscolare deve imperativamente essere posizionato sopra il "piano di emergenza" del nervo sciatico, cioè di fronte al coccige. L'impianto è introdotto attraverso un'incisione interglutea. Sotto il muscolo grande gluteo viene creata una "loggia" e la protesi scivola in questo spazio. Più spesso è necessario un drenaggio.
- Durata intervento: un'ora e mezza.
- Ricovero: 48 ore. A questo impianto può essere associata una lipoaspirazione dei cuscinetti adiposi (fianchi, esternocosce), una ri-iniezione del grasso (al terzo inferiore dei glutei), o ancora un lifting sotto-gluteo.
- Postumi: dolore per 15 giorni.
- Convalescenza: 15-21 giorni.
- Nessuna attività fisica: un mese.
Gli impianti sotto-aponeurotici vengono utilizzati quando il massimo di proiezione deve essere posizionato sul terzo medio/terzo inferiore del gluteo, o se la protesi intramuscolare non è stata tollerata. Anche in questo caso, l'incisione è interglutea, ma la protesi viene posizionata in modo più superficiale, su quasi tutta la lunghezza del gluteo.
- Durata intervento: due ore e mezza.
- Ricovero: 48 ore.
- Postumi: poco dolore.
- Convalescenza: 15 giorni.
- Nessuna attività fisica: un mese.
Dopo l'operazione, il paziente resterà prono, sola posizione possibile, insieme alla stazione eretta, che gli sarà consentita per 15 giorni. Dimesso dalla clinica, avrà un cerotto sulla ferita e una guaina di contenimento. È obbligatorio seguire un rigoroso protocollo post-operatorio. Saranno necessarie, quindi, molte visite dopo l'intervento, la prima delle quali dopo 15 giorni, per togliere i punti, e una ogni anno per controllo.
I rischi della gluteoplastica
- Un'aspettativa irrealistica.
Questa operazione migliora la silhouette, ma non può pretendere di risolvere tutti i problemi (per esempio, forti dimagrimenti, rilassamento totale della pelle).
- Il dolore.
Benché possa durare 15 ore, esistono, oggi, mezzi per controllarlo in modo efficace.
- La cicatrice è lunga 5 cm ed è ben nascosta.
Se troppo visibile, è possibile migliorarla.
- Le perdite linfatiche possono sopravvenire nel 10-15% dei casi (solo protesi intramuscolari). Le loro cause non sono chiare. Spesso si attenuano spontaneamente.
- Gli spostamenti delle protesi sono rari e sono dovuti sia a una ripresa troppo precoce dell'attività, sia come conseguenza di un flusso prolungato. Necessitano di una ripresa chirurgica.
- Gli avvallamenti e le contratture peri-protesiche sono più frequenti nel caso in cui la protesi sia in posizione sotto-aponeurotica.
- Le infezioni sono molto rare, perché le protesi sono ben protette dal muscolo.
- La durata di vita dell'impianto, in teoria, è di 15 anni.
In conclusione l'intervento di gluteoplastica può dare eccellenti risultati, ma necessita di aspettative realistiche. Si raccomanda di consultare il chirurgo più volte prima dell'intervento, in modo che il paziente abbia presente e chiaro ogni aspetto.
In caso di perdita di volume dei glutei in seguito a un forte dimagrimento, nonostante l'esercizio fisico, esistono diverse soluzioni terapeutiche. Allo stato attuale delle conoscenze mediche, sono proposte due soluzioni chirurgiche:
- iniezioni di grasso o lipofilling
- impianto glutei in silicone
L'intervento di gluteoplastica è stato eseguito per la prima volta in Brasile più di 20 anni fa. In seguito, ha conosciuto importanti miglioramenti sia sul piano puramente tecnico-chirurgico, sia sulla qualità degli impianti. Ora è praticato negli Stati Uniti (Paese conosciuto per il suo rigore sul piano medico) e in tutta Europa.
Gli impianti dei glutei in silicone attuali, contengono sia un gel di silicone, sia un elastomero. Si distinguono due tipi di forma di impianti: quelli ovali e quelli rotondi. Entrambi sono ricoperti da una membrana siliconata liscia, o irregolare (quest'ultima è stata ideata per evitare che l'impianto si sposti e compaia una protuberanza). Si opta per la forma ovale o rotonda in base ai gusti del paziente e all'aspetto generale del bacino e del gluteo in particolare. Esistono diverse dimensioni (larghezze) e spessori. In linea generale, la scelta della protesi viene fatta in base alla forma del paziente, ai suoi gusti e all'esperienza del chirurgo.
La tecnica chirurgica più diffusa nelle cliniche brasiliane pone l'impianto tra il grande e il medio gluteo, così da renderlo meno vulnerabile e più naturale. Il nervo sciatico indica il posizionamento della protesi.
La posa di impianti glutei produce un leggero effetto lifting della parte inferiore del gluteo, ma, in nessun caso, questa tecnica può correggere in modo veramente efficace una ptosi (caduta) del gluteo. Vengono proposte altre soluzioni chirurgiche, dette di lifting, che hanno tutte in comune la comparsa di cicatrici dal futuro incerto. Infatti, ogni ablazione di pelle, in questa regione molto mobile, può essere responsabile di una cicatrice allargata, più o meno inestetica. La cicatrice meno visibile sarà, allora, quella che risiede esclusivamente nel solco sotto-gluteo.
In caso di installazione di impianti glutei, durante la visita il chirurgo chiede al paziente le sue motivazioni e come percepisce l'aspetto dei suoi glutei. I glutei, infatti, sono la parte meno visibile del corpo da parte del paziente ed è importante capire cosa lo infastidisce. Dopo che il medico è venuto a conoscenza degli antecedenti medico-chirurgici, dei trattamenti in corso e delle eventuali allergie del paziente, quest'ultimo spiega al chirurgo cosa si aspetta da questo intervento. Poi, arriverà il momento dell'esame clinico, della presa delle misure e delle fotografie. A questo punto, il chirurgo spiegherà al paziente ciò che pensa di poter fare per lui, così come la tecnica chirurgica più indicata per il suo caso. Naturalmente, gli prescriverà un prelievo di sangue prima dell'appuntamento con l'anestesista. Si raccomanda che il paziente incontri il chirurgo più volte prima dell'intervento, così da avere il tempo per porgli tutte le domande e di prendere coscienza di ciò che otterrà con l'operazione, compresi limiti e rischi. |