La cellulite colpisce in particolare donne giovani, spesso magre nel resto dei corpo, ed è espressione di uno squilibrio multifattoriale, nel quale vengono annoverati i seguenti fattori scatenanti:
- meccanismi ormonali (estrogeni, pillola, ipercorticosurrenalismo..), responsabili della ritenzione dei liquidi;
- carente drenaggio venoso e linfatico;
- fattori metabolici;
- fattori psicologici.
Tale patologia non si può oggi considerare un semplice inestetismo della cute per due motivi: perchè è una situazione frustrante tale da creare complessi di inferiorità e che si accompagna ad una serie di sintomi (dolori nella sede colpita, disturbi circolatori ed altri) che affliggono notevolmente la paziente.
La cellulite è stata fino ad ora curata nelle maniere più disparate con risultati spesso insoddisfacenti; i trattamenti in genere associati fra loro (diete, mesoterapia, ionoforesi e laser He-Ne), debbono essere applicati a lungo con notevole dispendio di tempo e denaro, per raggiungere risultati non sempre durevoli.
Il trattamento più moderno nel campo della Chirurgia Estetica per risolvere il problema si chiama Lipoaspirazione; la metodica nata alcuni anni fa in Francia e successivamente migliorata in Brasile e negli Stati Uniti, ha come obiettivo l'eliminazione degli accumuli localizzati di adipe e/o di cellulite: ciò si impone quando i metodi usuali falliscono o agirebbero in tempi troppo lunghi.
La Lipoaspirazione è un trattamento chirurgico che si esegue in anestesia loco-regionale e consiste nell'introdurre attraverso una piccola incisione cutanea di 5 mm una sottile cannula a punta smussa collegata ad una macchina che ha il compito di aspirare il grasso superfluo.
Come in ogni altro trattamento chirurgico anche per esso esiste un'indicazione specifica: il successo del trattamento è pienamente assicurato (oltre il 90% dei casi trattati) su soggetti in età compresa fra i 20 e 40 anni, per i quali la cute presenta una buona elasticità e portatori di accumuli localizzati di grasso o cellulite.
Le zone aggredibili sono le stesse dove la patologia si manifesta maggiormente:
- regione inferiore e laterale dell'addome,
- la lipodistrofia trocanterica,
- regione interna del ginocchio,
- i glutei,
- il doppio mento
- le braccia.
Pur non essendo il primo trattamento chirurgico in ordine di tempo, è però quello che offre maggiori premesse per una serie di vantaggi.
Precedentemente solo il «lifting delle cosce» e la ricostruzione dei glutei aveva dato buoni risultati nella correzione delle lipodistrofie: si trattava comunque di un trattamento impegnativo sul piano chirurgico, non sempre definitivo e che lasciava insoddisfatta la paziente per il problema della cicatrice residua, forse più fastidiosa della cellulite stessa.
Con la lipoaspirazione il problema è stato risolto perchè l'incisione è minima ed effettuata in una piega naturale della cute e quindi nascosta, con il risultato di non lasciare cicatrice visibile, ma presentarsi come una punta d'ago.
La tecnica è inoltre all'avanguardia perchè sostituisce il bisturi con una cannula sottile e smussa che non lede i vasi sanguigni: ciò mantiene basso il rischio di insanguinamenti ed ematomi post-operatori.
La paziente viene incoraggiata al trattamento perchè in mano ad un esperto chirurgo plastico risolve in maniera definitiva un problema che l'accompagna per lo più da anni.
L'operazione dura non più di un'ora riducendo al minimo il tempo; prima del trattamento, secondo alcune tecniche, viene iniettato nella zona prescelta un liquido (in genere soluzione salina ipotonica), capace di emulsionare il grasso e renderlo adatto all'aspirazione.
Dopo l'introduzione della cannula l'esperienza del chirurgo permette di valutare la quantità di materiale da asportare, in base alla possibilità che ha la cute, con la propria elasticità, di riadattarsi alla nuova situazione del sottocutaneo.
Successivamente per un periodo che va da una a due settimane, la paziente porterà una guaina elastica, riprendendo nel frattempo le consuete attitudini lavorative: in questo periodo la cute costretta dalla fasciatura elastica aderirà nuovamente al piano sottocutaneo.
In definitiva con tempi e costi contenuti, pur non risolvendo le cause che hanno determinato la cellulite, la si risolve in maniera così evidente che gli altri metodi non chirurgici passano sicuramente in secondo piano; ciò non sminuisce però l'importanza di tecniche come la mesoterapia, la ionoforesi e il laser che rimangono valide per cellulite di grado lieve, ma che poco varrebbero di fronte a grossi bozzi lipodistrofici. |