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Fitness -Disciplina jedi |
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Diventare jedi? E' una nuovadello sport |
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Da passione per amanti della saga di "Guerre Stellari" a vera e propria disciplina sportiva, è scoppiata la jedi-mania. Un mix di arti marziali e scherma dedicato a tutti gli appasionati del film di Gerge Lucas. Sembra un gioco, ma in realtà si fa sport. Insomma una disciplina completa, che apporta notevoli benefici sia per il fisico che per la mente. |
Il primo centro è nato a Milano un anno fa e oggi se ne stanno diffondendo molti altri in tutta Italia.
Chi è già pratico di attività agonistica o di arti marziali (a qualsiasi livello), grazie a questo sport riesce a sperimentare una nuova disciplina che richiede allenamento, dedizione e serietà, se affrontata con lo spirito di chi desidera raggiungere elevati livelli tecnici.Questa disciplina si basa sul rispetto per il proprio avversario e le sue capacità, senza incitare alla violenza ma spingendo ad una sana competizione tra persone che hanno in comune la passione per la saga di Guerre Stellari e che aspirano a diventare "jedi" utilizzando la propria forza in modo positivo.
L'energia vitale che permea l'intero Universo è alla base di tutte le discipline orientali dirette al benessere psicofisico della persona, infatti proprio all'arte degli antichi samurai si è ispirato Lucas quando ha scritto la sceneggiatura del film. Grazie a questa filosofia di vita la disciplina jedi
infonde benessere psicologico e migliora il carattere. Durante la lezione la persona deve trovare il modo e lo spazio per esprimersi in base alle proprie capacità e aspettative, così da riuscire a conoscere meglio se stessi.
Ognuno sceglie, quindi, il modo di combattere che gli si adatta meglio, proprio come fanno i maestri jedi della saga cinematografica: il maestro Yoda utilizza come stile di combattimento lo Shii Cho, che gli permette di compensare la mancenza di altezza, puntando sull'agilità dei movimenti; mentre il maestro Mace Windu predilige la forma di combattimento Makashi, che sfrutta la rabbia e i sentimenti negativi impiegendoli efficacemente nella lotta, senza però passare al lato oscuro della forza.
La disciplina si fonda sulla scherma.
Anche se la scherma con la spada laser è ispirata alla saga, per essere utilizzata in reali combattimenti richiede allenamento ed impegno costanti. Gli stili di combattimento sono sette, tutti elaborati con l'aiuto di maestri provenienti da diverse discipline (come la scherma orientale e tecniche europee antiche e moderne), che hanno creato uno standard di combattimento che si adatta bene alla spada laser. Si tratta di uno strumento particolare, che necessita di tecniche di apprendimento specifiche e di una corretta preparazione atletica. In più si utilizzano alcune metodiche di combattimento che prendono spunto dalle arti marziali, però non utilizzano colpi atti a offendere ma solo tecniche di difesa passiva a mani nude.
Questa disciplina, in linea con i benefici tipici della scherma e delle arti marziali, permette non solo di tonificare i muscoli di tutto il corpo, ma anche di migliorare la coordinazione e la velocità di movimento. Inoltre consente di migliorare la destrezza e l'agilità, insegnando allo stesso tempo tecniche di respirazione tipiche di qualunque disciplina orientale.
Una lezione jedi dura circa due ore e il corso, adatto a tutti, è suddiviso in principianti, intermedio e avanzato. Si divide in varie fasi: riscaldamento, concentrazione e saluto, preparazione tecnica e allenamento, combattimento a coppie con spada laser ed, eventualmente, battaglia di gruppo, esibizione di stile o prove di abilità ludiche.
L'obbiettivo dei corsi, comunque, è insegnare agli allievi i sette stili, con una media di insegnamento di due all'anno e permette di scalare i gradini gerarchici partendo da "l'iniziato" per poi diventare "padawan" (l'apprendista), a seguire "cavalliere jedi", "maestro" e "gran maestro", proprio come nella saga. |
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