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Negli ultimi anni si è assistito a una moltiplicazione di bevande chiamate comunemente latte, prodotti che spesso non hanno nulla a che fare con il prezioso alimento di origine animale che conosciamo. A parte il latte di capra, i cosiddetti latti alternativi sono infatti bevande di origine vegetale. La loro diffusione nasce come risposta, più che a gusti differenziati, ai bisogni di quanti sono intolleranti o allergici al latte vaccino.
Si parla di intolleranza al latte quando il problema è rappresentato dal lattosio, il principale zucchero contenuto nel latte. |
Compare in genere tra i 10 e i 20 anni, a causa della progressiva riduzione- che si manifesta in alcune persone più che in altre- di quell’enzima (lattasi) che scompone il lattosio rendendolo digeribile. Una carenza che è causa di dolori addominali, accumulo di gas nello stomaco e nell’'intestino (meteorismo) e diarrea. Un disturbo non proprio circoscritto: ne soffrono 4 italiani su 10.
Un'altra complicazione che può impedire il consumo del latte è la reazione allergica, questa volta alle proteine del latte, soprattutto alla caseina; i sintomi - che possono comparire o dopo pochi minuti o a distanza anche di 1-2 ore dall'assunzione - sono orticaria, eruzioni cutanee, asma, vomito e diarrea.
Quella al latte è, tra l'altro, una delle allergie alimentari più frequenti. È irrilevante, sotto il profilo delle allergie o dell' intolleranza al latte, il trattamento termico che questo subisce prima di essere confezionato. Portarlo a più o meno elevate temperature - con la pastorizzazione fino a 80" C e con la sterilizzazione UHT oltre i 135" C – è necessario sia per ridurre o distruggere del tutto la sua carica batterica, sia per allungarne il tempo di conservazione. Non senza conseguenze sulle proprietà nutrizionali, che diminuiscono, e sul gusto del latte, che perde d'intensità (soprattutto con la sterilizzazione).
I medici sono d'accordo con le mamme che raccomandano ai figli di non perdere la corretta abitudine bere latte, meglio fresco che a lunga conservazione. L’apporto di calcio che questo alimento garantisce - in forma subito disponibile per il nostro organismo - è fondamentale per la formazione e la buona salute delle ossa e dei denti, per la conduzione degli impulsi nervosi, la contrazione dei muscoli, la coagulazione del sangue e altri processi vitali. A favore delle ossa agisce poi il fosforo, un minerale contenuto nel latte in una percentuale ottimale rispetto al calcio. Anche le proteine del latte sono importanti in quanto forniscono arnrninoacidi essenziali. Per quanto invece il latte contenga grassi saturi, altrimenti detti"cattivi" poiché alzano il livello del colesterolo nel sangue, se ci si attiene alle dosi consigliate non si corrono rischi. Una tazza di latte al giorno, soddisfa 1/3 del fabbisogno giornaliero di calcio, che in un adulto, secondo le indicazioni della Società italiana di nutrizione umana, è mediamente di 800 mg .
Si tende a credere e a pubblicizzare che i cosiddetti latti alternativi siano delle valide alternative al latte di mucca in caso di disturbi alimentari. Ma non sempre è così.
Latte di mucca o di capra?
Caratteristiche. I1 latte di capra non ha una composizione molto diversa dal latte vaccino. Contiene una quantità di calcio inferiore, ma di poco (10-15%), rispetto al latte di mucca. Il rapporto delle proteine (caseina /sieroproteine) e la presenza minore di lattosio lo rendono più simile al latte materno. La quantità di grasso è inferiore.
Allergia. La caseina del latte caprino risulta non solo più digeribile, e da questo punto di vista può essere
considerato più leggero, ma è anche quantitativamente inferiore rispetto a quella contenuta nel latte vaccino. Malgrado ciò, il latte di capra non è una valida alternativa per i soggetti allergici al latte tradizionale. Studi clinici hanno infatti rilevato una percentuale di successo che varia dal 92 al 7%: una variabilità troppo elevata per garantire qualsiasi certezza. Secondo dati divulgati dal ministero della Salute, un alimento può essere preso in considerazione come sostituto del latte vaccino, da chi soffre di allergie, solo se è tollerato nel 90% dei casi.
Intolleranza Il latte di capra contiene quantità di lattosio simili al latte vaccino. Per cui non può essere considerato un suo valido sostituto.
Stabilizzanti. Discorso a parte per gli stabilizzanti. In tutte le etichette dei latti UHT è citato un additivo (E399ii), usato affinché il latte possa sopportare meglio questo tipo di trattamento termico. Pur essendo uno stabilizzante consentito dalla legge, sarebbe meglio evitarne l'uso.
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I1 legume da bere
Caratteristiche. Viene comunemente chiamato latte di soia.. E’un prodotto vegetale ai 100%. I1 succo di soia estratto dall’ omonimo legume a partire dai semi schiacciati e lasciati a bagno in acqua.
Viene a volte arricchito di calcio, dato che in natura questo minerale è presente nella soia solo in tracce. Per mascherare il sapore di legume, i produttori addolciscono la bevanda con zuccheri, soprattutto zucchero di canna grezzo, aggiungendovi degli aromi per renderla più piacevole al palato, Tuttavia il tenore calorico è simile, se non inferiore, ai latte parzialmente scremato. I maggiori effetti benefici sull’organismo sono però determinati dalle proteine della soia, ritenute delle valide alleate per la riduzione del colesterolo e la prevenzione di varie patologie, naturalmente se assunte nella giusta quantità. Quanto al calcio, alcuni prodotti ne vengono arricchiti, garantendone il giusto apporto.
Allergia Chi è allergico alle proteine del latte alcune volte sviluppa una sensibilizzazione anche verso quelle della soia: si parla in tal caso di allergia crociata. Non accade spessissimo. Da uno studio è emerso però che il 14% dei bambini che non poteva bere latte vaccino era allergico anche alla soia.
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Latte di Riso
Caratteristiche. Il latte di riso è molto lontano da ciò che potrebbe essere definito a ragione latte. Intanto è un "rice drink", una bevanda vegetale ottenuta macinando chicchi di riso selezionati e filtrati per ottenere zuccheri più semplici, quindi più facilmente digeribili. È un prodotto ricchissimo di zuccheri (dal 7 al 10%), per contro è decisamente povero di proteine e di grassi. Quasi tutti i produttori aggiungono calcio,in quantità simili a quelle del latte di mucca. Tuttavia nei prodotti non addizionati il rapporto tra calcio e fosforo è troppo a favore di quest’ultimo, il che annulla gli effetti positivi sulla mineralizzazione delle ossa che un loro giusto equilibrio garantirebbe.
Allergia. Essendo un prodotto nato di recente, non ci sono ancora studi certi che dimostrano che non nuoce a chi è allergico o intollerante al latte di mucca.
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Il latte di capra, di riso o di soia vengono comunemente definiti "latti alternativi" in quanto ritenuti in grado di risolvere i problemi di chi non può consumare latte di mucca perché intolleranti al lattosio o perché allergico alle proteine del latte. Ma studi scientifici hanno dimostrato che non è proprio così. Latte di capra e latte vaccino hanno una composizione molto simile quindi non sono adatti a chi non digerisce il lattosio, ma chi è allergico alle proteine del latte può in alcuni casi risolvere il problema scegliendo quello di capra. Il latte di soia, non contenendo lattosio, risolve i problemi degli intolleranti a quello vaccino e, anche chi è allergico alle proteine, corre pochi rischi, è inoltre indicato per chi ha il colesterolo alto. |
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