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Ilche combatte il colesterolo |
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Dopo il latte, il burro, lo yogurt e i mini drink arricchiti di fitosteroli (grassi vegetali che riducono l'assorbimento del colesterolo cattivo nell'organismo), ora in commercio si può trovare anche il pane che aiuta a proteggersi dalle malattie cardiovascolari. |
Studi scientifici hanno dimostrato che l'assunzione di 2 grammi di fitosterolo al giorno in una dieta sana ed equlibrata permette di ridurre il livello del colesterolo fino al 10-15% già dalla terza settimana di assunzione. Ma, come spiegano dall'Inran (Istituto Nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione), se è vero che i fitosteroli abbassano il colesterolo, è anche vero che per ridurre il rischio di malattie cardiovascolari è molto importante stare attenti alla dieta, fare un esercizio fisico costante e cambiare il proprio stile di vita (se non è sano). Inoltre, si deve tenere presente che gli alimenti come il pane arricchito di fitosteroli, se anche sono acquistabili nei supermercati, sono dei veri e propri farmaci quindi vanno assunti sotto il controllo del medico. L'ideale tra tutti è il pane integrale, più ricco di fibre ma non più povero di calorie: la differenza non è significativa e l'apporto energetico è più o meno lo stesso, pari a circa 250-270 calorie per 100 grammi, ma quello integrale favorisce il senso di sazietà, quindi si tende a mangiarne di meno. La dose consigliata, per una dieta normale, è di circa 3-5 porzioni al giorno da 50 grammi che corrisponde ad una rosetta o ad una fetta media.
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Bisogna invece fare attenzione ai grissini ed ai cracker che contengono il doppio delle calorie: circa 400 per 100 grammi. Al contrario, basta criminalizzare i carboidrati, in particolare la pasta, nelle diete. E' vero che quelle iperproteiche consentono di perdere peso rapidamente perchè si elimina tanta acqua, ma è anche vero che l'effetto si esaurisce non appena si ribilancia il metabolismo e il peso si recupera in breve tempo. |
Per fare il pane bastano solo tre ingredienti: farina, sale e lievito (naturale o chimico). Le proteine della farina, la glutenina e la gliadina, formano glutine, zucchero ed amido che nutrono i lieviti. Grazie all'azione dell'impastatrice o delle mani del fornaio, i grani di amido vengono rimpiccioliti e le gliadine/glutenine formano unna rete di glutine che riesce a trattenere i lieviti. I lieviti 'bruciano' lo zucchero, trasformato dall'amilasi, un enzima della farina, in maltosio. La maltasi, un enzima del lievito, lo scinde e ottiene il glucosio. L'anidride carbonica prodotta dai lieviti gonfia poi la pasta. In forno l'alcool prodotto dai lieviti e una parte di acqua evaporano. A 70 gradi il glutine coagula, l'amido assorbe acqua e produce un gel che rende il pane morbido. In superfice gli zuccheri caramellano e formano la crosta. |
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