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Conosciuto e consumato da più di 4000 anni, prima in Cina e Giappone dai propri imperatori, poi, dal XVI secolo anche in Europa, grazie ai primi esploratori dell' Oriente, il the' verde si è dimostrato essere un aiuto nella cura e nella prevenzione di molte malattie. Definito da un monaco Giapponese nel 1200 d.C. la " medicina miracolosa ", ha suscitato l'attenzione della scienza occidentale che è in grado di confermare tutte le sue proprietà benefiche per il nostro organismo. |
Conosciamo 3 tipi principali di tè: the' nero, the' verde e the' oolong. a tutti derivano dalla stessa pianta, la Camellia Sinensis. La differenza sta nella lavorazione e nella aromatizzazione delle foglie:
- tè nero: è il più diffuso in Europa e il più consumato in Occidente; una volta raccolte, le sue foglie vengono messe ad asciugare all'aria per una giorno. Successivamente vengono arrotolate e messe a fermentare in luoghi umidi. la fermentazione porta però la perdita di alcuni importanti principi attivi.
- tè oolong: ha una preparazione simile a quella del tè nero, ma è fermentato solo parzialmente. Il suo infuso ha un aroma leggermente fruttato;
- tè verde: i germogli e le foglie giovani della Camellia Sinensis vengono raccolte, lavate a vapore e seccate. Non avviene il processo di fermentazione, senza il quale il tè mantiene maggiori quantità di principi attivi, come le catechine ed altri polifenoli e presenta meno quantità di teina.
I principi attivi più importanti e utili, che il tè verde possiede, sono le catechine, della famiglia dei polifenoli, che si dimostrano essere dei potenti antiossidanti ( combattono i radicali liberi e quindi l'invecchiamento dei tessuti ).
Sempre della famiglia dei polifenoli, sono presenti flavonoidi e i tannini. Sono rintracciabili anche la vitamina C, la vitamina B, la vitamina E e la vitamina K, oltre a importanti sali minerali come lo zinco, il magnesio e il potassio.
Perchè queste sostanze possano contribuire alla nostra salute e benessere, il thè verde deve essere preparato in maniera da non disperdere le sue preziose componenti: l'acqua non deve essere bollente, la temperatura migliore è intorno agli 80° gradi, il tè va lasciato in infusione tra i 2 e i 4 minuti e si può aggiungere limone e zucchero, ma non il latte perchè neutralizza i polifenoli.
L' interesse " scientifico " nei confronti del tè verde scaturisce da quello che è conosciuto come il " paradosso nipponico ": il Giappone, dove il tè verde è una delle bevande nazionali, è il paese con il più alto tasso di fumatori, ma paradossalmente, con la minor incidenza di tumori. Questo ha spinto molti ricercatori ad indagare sulle qualità benefiche del tè verde :
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i suoi principi si sono dimostrati in grado di impedire la trasformazione di cellule sane in cellule cancerose;
grazie ai flavonoidi, potenti antiossidanti, si è dimostrato utile nella cura del cuore contro l'infarto e in grado di combattere gli effetti dannosi del colesterolo e dei trigliceridi;
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la sua capacità di combattere i radicali liberi, dovuta alla presenza delle catechine che si rivelano più attive delle vitamina E e vitamina C, lo rende importante nel contrastare l' invecchiamento della pelle;
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migliora e mantiene attiva la flora batterica. Utile nei casi di disturbi intestinali;
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combatte l'acidità di stomaco;
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rimineralizza capelli, pelle e ossa e si rivela efficace anche nel combattere la carie;
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ha un blando effetto diuretico nel combattere la ritenzione idrica;
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aumenta la concentrazione e riduce la stanchezza. Importante per mantenere il cervello attivo;
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ha un effetto dimagrante: le catechine aumentano la termogenesi, cioè la capacità di produrre calore nel tessuto adiposo. Questo favorisce la lipolisi e quindi la mobilitazione dei grassi dal tessuto adiposo per finalità energetiche.
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