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Il carciofo è un ottimo ortaggio invernale, particolarmente apprezzato per il suo gusto deciso e per sue qualità sazianti. E' ricco di principi attivi che agiscono favorevolmente sull' apparato digestivo, soprattutto sul fegato, e per questo è particolarmente apprezzato dall' industria farmaceutica per le sue qualità terapeutiche. I carciofi sono un alimento molto versatile in cucina: si possono gustare in molte maniere differenti da soli o come componente di squisiti piatti. Sono spesso parte del pranzo di Natale o del menu di Capodanno. |
In botanica il nome del carciofo è Cynara Scolymus e fa parte della Famiglia delle Asteracae o Composite, come il cardo, Cynara Cardunculus, considerato il suo parente progenitore. Era conosciuto già da Egizi e Romani per le sue caratteristiche e qualità gastronomiche e terapeutiche. Oggi è coltivato soprattutto in Italia, Francia e Spagna. Cucinati in molte maniere differenti (alla giudia, alla romana, come condimento per pasta e risotti, nella frittata etc.), i carciofi mantengono sempre il loro particolare gusto; sono ottimi anche crudi, ben puliti dalle parti più dure, tagliati sottili e conditi con olio, limone e menta.
Contengono 22 calorie ogni 100 grammi.
La stagione inizia a novembre e si conclude verso marzo - aprile; i mesi in cui reperire i carciofi migliori sono dicembre e gennaio. Il carciofo va scelto sodo, senza macchie e con il gambo duro e le foglie carnose che compongono la testa devono essere ben chiuse. Una volta cotti, i carciofi vanno consumati entro un paio di giorni, ancora crudi si conservano in frigo anche una settimana.
I carciofi hanno pochissime vitamine, ma sono ricchi di Potassio, Calcio, sali di Ferro, Magnesio, Sodio e Fosforo; hanno un buon contenuto di fibre. Tra i principi attivi presenti nel carciofo, il più importante è la cinarina, responsabile delle principali qualità terapeutiche di questo ottimo ortaggio. Infatti è possibile attribuire al carciofo:
- caratteristiche coleretiche, cioè di stimolazione delle secrezioni biliari;
- caratteristiche ipocolesterolenizzanti: la maggiore secrezione di bile permette una migliore e maggiore eliminazione del colestrolo "cattivo" e dei grassi;
- caratteristiche epatoprotettive e stimolanti dell' attività del fegato.
Inoltre i carciofi svolgono anche un' azione eupeptica cioè favoriscono la digestione, grazie alla loro capacità di aumentare le secrezioni nello stomaco e la motilità intestinale (non a caso un famoso amaro viene prodotto con le foglie del carciofo!). Da non dimenticare anche le qualità disintossicanti e diuretiche, anche se gli effetti non sono immediati.
Estretti di carciofo vengono prescritti o consigliati dal medico per aiutare chi soffre di insufficienza biliare, ritenzione idrica, dispesie (cattiva digestione) o ipercolesterolemia (colesterolo alto). Nonostante tali estratti possano essere naturali, non è detto che siano innocui per tutti, quindi è sempre necessario che l' assunzione sia prescritta o consigliata dal medico.
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