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Croccante e rinfrescante, il finocchio si consuma principalmente da solo in pinzimonio oppure nelle insalate; è ottimo anche lessato o gratinato al forno. Semi, foglie e germogli di finocchio selvatico si utilizzano spesso per aromatizzare molti e differenti piatti. Grazie alle sue particolari caratteristiche, si rivela un buon alleato naturale per alleviare molti disturbi comuni. |
Il finocchio è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Apiacee, il cui nome scientifico è Foeniculum Vulgare: originario dell' Asia Minore, era già conosciuto nelle antichità, da Egizi, Arabi e Greci, per le sue proprietà aromatiche. La coltivazione in orto sembra risalire all' inizio del 1500. Le varietà di finocchio maggiormente apprezzate sono due:
- finocchio selvatico o finocchietto: di questa varietà si utilizzano soprattutto germogli, fiori, foglie e frutti; questi ultimi erroneamente chiamati "semi di finocchio". Viene principalmente utilizzato in cucina per aromatizzare moltissimi piatti sia di carne che di pesce, oltre a salumi e liquori; in erboristeria, grazie alle sue preziose ed utili qualità, viene utilizzato per infusi, trasformato in olii essenziali o in estratto secco per compresse.
- finocchio coltivato o dolce: di questa varietà si consuma la parte bianca, a grumolo, alla base della pianta. Ottima come e nelle insalate, e molto apprezzata anche lessata o gratinata al forno. La raccolta avviene in tutte le stagioni, anche se i mesi migliori sono da dicembre a marzo. Ricordate al momento dell' acquisto che la parte bianca deve essere soda e compatta, priva di ammaccature, mentre la parte verde deve risultare fresca.
I finocchi sono poveri di calorie, circa 9 kcal ogni 100 grammi e privi di lipidi e amido: sono quindi l' ideale anche nelle diete. Consumati crudi, come spuntini fuori pasto, aiutano a combattere il senso di fame. Per oltre il 90% sono composti di acqua e contengono vitamina A, vitamina C, Calcio, Potassio, Sodio e Fosforo.
Grazie alle sostanze in essi contenute, i finocchi possiedono numerose proprietà preziose per la nostra salute e benessere; sono molto ricchi di fitoestrogeni (sostanze naturali prodotte dalle piante che hanno strutture simili e effetti, seppure di potenza molto minore, agli ormoni femminili) che svolgono un' azione riequilibrante sui livelli ormonali delle donne. Per questa peculiarità si rivelano di aiuto:
- nel lenire i sintomi e i disturbi dovuti alla sindrome premestruale e alla menopausa;
- nello stimolare il flusso mestruale (effetto emmenagogo);
- nell' alleviare i dolori mestruali;
- nello stimolare la produzione di latte materno (effetto galattogeno).
Ma i finocchi sono famosi soprattutto per la loro utilità in quelli che possono essere i disturbi e le difficoltà legate alla digestione:
- svolgono un effetto carminativo cioè assorbono l' aria in eccesso dallo stomaco e dall' intestino. Danno quindi sollievo in caso di gonfiore addominale, aerofagia e dolori;
- hanno proprietà antiemetiche: ottimi in caso di nausea e vomito;
- sono diuretici;
- essendo degli antispasmotici, sono di aiuto in caso di dolori e coliche, tanto che spesso, sotto controllo medico, la tisana al finocchietto viene somministrata ai bambini in allattamento per prevenire e curare le coliche;
- apportano benefici anche sul fegato: i finocchi agiscono infatti su questo organo come un tonico, favorendo i processi di disintossicazione.
Infine c'è da ricordare che i finocchi svolgono anche un' azione antinfiammatoria, rivelandosi ottimi calmanti in caso di tosse e bronchite. Chiedete un parere al vostro medico, farmacista o erborista: sarà lui a consigliarvi quali tra tisane, olii essenziali ed compresse, sono le modalità migliori di assunzione per i vostri disturbi.
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