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La tonsillectomia è un intervento chirurgico che prevede l' asportazione delle tonsille palatine e che viene praticato più frequentemente sui bambini, ma anche sugli adulti, in particolari condizioni. Viene considerato un intervento di routine, semplice e rapido, che prevede una degenza di uno o due giorni, ma è pur sempre un intervento praticato in anestesia totale e non va sottovalutato. Spesso viene associato all' adeinoidectomia, cioè l' asportazione delle adenoidi o le tonsille faringee e in quel caso prende il nome di adenotonsillectomia. Quali sono le problematiche che portano a consigliare una tonsillectomia? |
Le tonsille palatine sono due piccoli organi linfatici posti nell' orofaringe, facilmente osservabili spalancando la bocca; sono la prima linea di difesa delle vie aeree e digestive superiori del sistema immunitario linfatico. Hanno un ruolo importante nella maturazione e sviluppo corretto del sistema immunitario dei bambini perchè sono i primi organi a rispondere agli stimoli patogeni che vengono dall' ambiente esterno. Spesso però, soprattutto nei bambini, le tonsille non riescono ad espletare la loro funzione difensiva e si rivelano dannose per la salute, perchè soggette a continue infezioni, che costringono frequentemente a letto chi ne soffre.
In quali casi si rivela necessario un intervento di tonsillectomia?
- quando le tonsille sono soggette a continue infezioni, cioè si soffre di tonsilliti ricorrenti; per tonsilliti ricorrenti si intende 6 o 7 episodi invalidanti di infezione batterica all' anno, caratterizzati da febbre alta (sopra i 38°C), gonfiore ed infiammazione delle tonsille e la presenza di un batterio in particolare, lo streptococco beta emolitico di gruppo A;
- quando si è affetti da tonsillite cronica (più di 3 mesi);
- quando si soffre di tonsilloliti;
- quando le tonsille hanno un volume eccessivo e causano, restringendo il cavo orofaringeo, problemi di respirazione e disturbi del sonno, come russamento ed apnee notturne.
Una volta che il medico otorinolaringoiatra avrà stabilito la necessità di effettuare una tonsillectomia, sarà obbligatorio effettuare il ricovero ed un colloquio con l' anestesista ed il chirurgo il quale spiegherà la tecnica con cui l' intervento sarà eseguito, le eventuali complicazioni e risponderà alle domande e i dubbi del paziente.
L' intervento è generalmente rapido, viene effettuato in anestesia generale e possono essere utilizzati sia bisturi tradizionali che elettrici o laser, e tecniche di criochirurgia. Una volta asportate le tonsille, vengono applicati dei punti riassorbibili. Le tonsille sono ricchissime di vasi sanguigni: è importante quindi fare attenzione affinchè non si verifichi un' emorragia.
Dopo una tonsillectomia, si ha dolore, in maniera più o meno intensa, alla gola, al collo, all' orecchio sia se deglutiamo o meno, cattivo alito e inappetenza. Spesso è presente la febbre che viene trattata, laddove possibile, con il paracetamolo, anzichè l' aspirina. Gli alimenti che i medici generalmente consigliano di consumare una volta a casa (la degenza è generalmente di uno o due giorni) sono cibi freddi o a temperatura ambiente (caldi o bollenti potrebbero favorire un' emorragia); meglio se liquidi o morbidi, facili da ingoiare, in modo da non "graffiare" la gola. Evitate cibi piccanti, salati o aspri perchè irritano la gola. Infine è importante mantenere la giusta umidità negli ambienti.
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