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Il glaucoma è il terzo nemico dell'occhio in età matura, il «ladro silenzioso della vista» perché non dà segnali se non quando è tardi. La pressione oculare aumenta in maniera eccessiva, fino a portare, se la malattia non è affrontata per tempo, alla cecità. Predisposizione familiare (avere un genitore colpito aumenta il rischio), età avanzata, miopia elevata e diabete sono fattori di rischio. |
Oggi le tecniche diagnostiche e i progressi della genetica molecolare permettono di inviduare il glaucoma oculare in modo tempestivo. Nella malattia sembra avere un ruolo importante il gene Myoc miocillina, e di recente è stata individuata una mutazione di un altro gene, l'optineurina.
Il primo trattamento è farmacologico, con molecole, come prostaglandine e prostanoidì, che riducono la pressione oculare, e i neuroprotettori, che interferiscono con la morte cellulare. «Se il farmaco non riesce ad abbassare la pressione si ricorre al laser o alla chirurgia, che fornisce all'umore acqueo accumulato una via di uscita. |
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