La tendenza è agire precocemente, prima che una persona veda il mondo avvolto nella foschia e che la cataratta diventi troppo dura, con il rischio di complicanze dopo l'intervento.
Fino a una ventina d'anni fa le operazioni di cataratta erano effettuate in fase molto avanzata. Ora gli interventi sono precoci, personalizzati e sicuri. L'incisione è ridotta: il cristallino viene estratto da un forellino di 2,5 millimetri, dopo esser stato frantumato con gli ultrasuoni. Grazie a procedimenti computerizzati, si dimezza la quantità di ultrasuoni necessari, evitando così eventuali infiammazioni. Quando il cristallino non è troppo duro e opaco, poi, si può frantumarlo con un metodo innovativo, a getto d'acqua. Un nuovo sistema di emissione trasversale degli ultrasuoni, chiamato Ozil, oltre a ridurne la quantità aumenta l'efficienza della tecnica, con una guarigione più rapida.
Vari tipi di lenti, sempre più raffinate e personalizzate, possono sostituire il cristallino opacizzato. Alcune, dette asferiche, permettono una migliore guida notturna, altre filtrano quella componente dei raggi ultravioletti dannosi alla retina, altre ancora sono multífocali per vedere bene sia da vicino sia da lontano. Un software avanzato, presentato a settembre all'Istituto Humanitas di Rozzano (Milano), indica come progettare la lente da inserire al posto del cristallino e suggerisce al chirurgo la posizione migliore da cui operare.
In tal modo si può intervenire anche su chi è fuori norma, perché sottoposto a un trapianto di cornea, o a interventi con il laser, o è stato già operato di cataratta.
La cataratta è un'ineluttabile compagna dell'età o può essere evitata? Se ne può allontanare l'esordio con stili di vita corretti: da evitare i raggi Uv, le diete saporite (oltre i 3,2 grammi di sale al giorno), il fumo. |
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