I maggiori problemi derivano dalla quantità di cute e grasso che viene asportato e dalla capacità del chirurgo di soddisfare la aspettative estetiche del paziente.
È necessario uno studio attento della situazione in modo da soddisfare i canoni estetici senza modificare l'espressione e le caratteristiche del viso. Il chirurgo deve cercare di non creare un occhio troppo tondo o tirato e di nascondere le cicatrici in modo che non siano visibili. L'idea è quella di correggere un difetto e di non creare un inestetismo.
La blefaroplastica elimina le borse palpebrali, rimuovendo l'eccesso di pelle e, quando necessario, il grasso periorbitario erniato. Può essere combinata con il lifting del viso, in un solo intervento.
Attraverso un'incisione nella normale piega cutanea (palpebra superiore) ed immediatamente al di sotto delle ciglia (palpebra inferiore), si rimuove o si riposiziona il grasso periorbitario erniato. Le incisioni vengono suturate dopo la rimozione dell'eccesso cutaneo. In base alle indicazioni, la blefaroplastica inferiore può essere effettuata anche per via transcongiuntivale, ponendo le cicatrici all'interno della palpebra, senza rimozione di cute.
- Rimozione delle suture dopo 2-4 giorni.
- Lividi visibili per 7-10 giorni.
- Il make-up può essere usato subito dopo la rimozione delle suture.
- Le lenti a contatto possono essere utilizzate dopo una settimana.
- Lieve gonfiore residuo per 2-3 settimane.
- L' esposizione al sole (con filtro protettivo) è consentita dopo 4 settimane.
- La durata del risultato è normalmente compresa tra 5 e 10 anni.
I più comuni rischi della blefaroplastica sono:
- asimmetrie,
- secchezza degli occhi,
- incompleta correzione,
- ectropion,
- ulcera corneale,
- pigmentazione cutanea,
- visibilità delle cicatrici,
- ematoma, congiuntivite,
- eccessiva lacrimazione.
Nella discussione con il chirurgo vanno inclusi anche i rari rischi maggiori: ematoma retrobulbare e cecità, visione doppia, trombosi venosa profonda, embolia polmonare, complicanze legate all'anestesia. |