La metodica chirurgica è oggi, probabilmente, quella più eseguita perché risponde alla maggior parte delle richieste del paziente in termini di risultati e tempo operatorio, sebbene residui, per il prelievo di una striscia di cuoio capelluto, una cicatrice lineare nella zona occipitale (tipicamente la zona donatrice) e un periodo post operatorio relativamente lungo e inabilitante per il paziente.
Negli anni la tecnica iniziale proposta da Orentreich ha subito alcune modifiche: i punch si sono ridotti di diametro per ottenere unità follicolari mono o pluri bulbari e quindi un risultato naturale, a questo si affianca l'assenza di cicatrici visibili. Questa metodica conosciuta con il nome di auto trapianto del capello, tuttavia richiede tempi operatori molto lunghi, un maggior numero di assistenti e inoltre una percentuale di capelli può essere persa nel processo; è quindi poco applicata. Oggi in risposta alle richieste dei pazienti e degli operatori è stata sviluppata una nuova metodica definita Automated Transfer che permette l'estrazione e l'impianto delle unità follicolari in maniera automatizzata attraverso l'utilizzo di una nuova apparecchiatura chiamata Punch Hai Mutic. Per spiegarne il funzionamento partiamo da alcuni ricordi di fisiologia del capello. Le unità follicolari si compongono di 1-3 capelli che crescono attraverso un singolo orifizio comune e a volte tramite un orifizio secondario.
Ciascun capello dell'unità follicolare ha il proprio follicolo. L'unità follicolare è raccolta usando dei piccoli punch da 0.8 - 1.2 mm di diametro. È stato dimostrato che raccogliere le unità follicolari con punch di diametri inferiori a 1.25 mm, per effetto delle forze centripete di cicatrizzazione, non esita cicatrice nella zona donatrice occipitale o temporale. Fra ogni prelievo, tuttavia, è necessario lasciare almeno cinque unità follicolari per non ottenere un'area vuota e per non ostacolare la cicatrizzazione del foro del punch e, soprattutto, per lasciare una zona donatrice abbastanza densa. Poiché il cuoio capelluto dell'essere umano contiene di media 100 - 150 capelli per cm, con la chirurgia tradizionale è necessario prelevare una o più strisce di cuoio capelluto di circa 25cm², per ottenere circa 3000 capelli (25 cm x 1 cm).
Con l'utilizzo di piccoli punch manuali per ottenere lo stesso numero di capelli (3000) e per lasciare una sufficiente densità, l'area donatrice deve essere preparata tagliando i capelli molto corti (circa 2 mm) di una zona che è sei volte più ampia (25 cm. X 6 cm.) rispetto alla chirurgia tradizionale. È importante, con questa tecnica, che l'unità follicolare sia rimossa intatta. Per ottenere ciò è necessario un training ottimale dell'operatore, una strumentazione chirurgica idonea e l'ausilio della meccanizzazione robotica per ridurre il tempo di intervento.
Il principio di questa apparecchiatura si basa su sistema pneumatico di aspirazione e pressione, che muove due tipi di strumenti:
- un manipolo di aspirazione che consiste in un micromotore elettrico con un albero cavo che alloggia un punch di piccolo calibro (diametro 0.8 mm, l mm, o 1.2 mm). Il punch ruota in maniera concentrica ed esegue l'estrazione del capello dell'unità follicolare di qualità eccezionale; contemporaneamente l'unità follicolare viene aspirata, attraverso un tubicino, fino a una camera di raccolta con filtro. Il motore che guida il movimento rotatorio del punch ha un comando a pedale. L'utilizzo di punch guidati permette all'operatore di focalizzare l'attenzione sull'orientamento del punch, che deve seguire la direzione del capello anche all'interno del cuoio capelluto. Il manipolo impiegato presenta un contrangolo che permette di lavorare molto più vicino al cuoio capelluto e per avere una vista migliore del campo operatorio. La posizione della mano dà appoggio e supporto. Questo manipolo di contrangolo è collegato da un tubicino a una camera di raccolta con filtro. L'unità follicolare è estratta e aspirata senza trauma e uniformemente.
- Il manipolo d'impianto è costituito da un cilindro vuoto trasparente con pistone pneumatico. La trasparenza del manipolo permette di controllare l'innesto prima dell'impianto, se necessario. Il follicolo è aspirato nel cilindro e re-impiantato tramite un movimento regolare e progressivo del pistone senza il rischio di trauma al capello.
Nell'auto-trapianto dei follicoli del capello, gli step operatori sono gli stessi della prima tecnica che utilizzava i punch, ma il diametro dei punch è più piccolo (0.8 -1 mm contro 2- 3 mm); ciò permette di ottenere unità follicolari (micro-innesti) del capello, non lasciando, dopo una veloce cicatrizzazione, alcuna traccia nella zona donatrice. Gli svantaggi dell'auto-trapianto del capello sono l'esigenza della rasatura dell'area donatrice, le residue piccole croste che sono visibili per alcuni giorni se il paziente porta i capelli corti, un più lungo tempo operatorio e l'elevato rischio di resezione della radice del capello durante l'estrazione cieca delle unità follicolari del capello.
La nuova metodica supera in larga misura gli ultimi due principali svantaggi dell'auto-trapianto del capello. Usando un manipolo di aspirazione, si può prelevare fino a 50 unità follicolari al minuto (30' per 1000 unità follicolari). È necessario prelevare inizialmente circa 10 follicoli per valutare la struttura e la resistenza della pelle nella zona donatrice. Va tenuto presente che si possono verificare due casi:
- se il tessuto è sottile, si usano i micropunch da 1 mm che permettono innesti molto sottili. Si possono usare micro-punch da 0.8 mm per prelevare unità follicollari con uno o due capelli senza incorrere nella resezione.
- Se invece il tessuto è spesso il punch da 1 mm può determinare errori di taglio; viceversa con l'utilizzo di punch da 1.2 mm, il risultato è soddisfacente nel 99% dei casi. La particolare forma di questo manipolo permette un'estrazione delle unità follicolari del capello altamente sicura e veloce.
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