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Con il termine " jet lag " vengono indicati tutti quei disturbi legati al cambiamento di fuso orario. In estate è più facile potersi permettere un viaggio verso mete lontane, ma spesso questi disturbi arrivano a guastare almeno i primi giorni delle tanto sognate vacanze. Esistono molti semplici accorgimenti, da mettere in atto già qualche giorno prima della partenza, che possono aiutarci a ridurre o superare velocemente questi fastidi. |
In natura siamo abituati ad osservare come ogni cambiamento o attività abbiano un carattere ciclico: per esempio, il cambio delle stagioni o l' alternarsi del giorno e della notte seguono dei ritmi, cioè si ripetono nell' arco di un anno o di ventiquattr' ore. Anche il nostro corpo segue dei ritmi naturali, intrisechi, nello svolgimento delle proprie attività.
Tutti i processi fisiologici del nostro organismo avvengono ciclicamente nell' arco di un certo periodo di tempo. E' infatti evidente l' alternarsi del sonno e della veglia, l' appetito o l' aumento e l' abbassamento della temperatura corporea. E' grazie a questi differenti ritmi che siamo maggiormente recettivi per certe attività, sia intellettuali, che emotive, che fisiche, rispetto ad altre nell' arco di una giornata. L'ipotalamo è l'organo del sistema nervoso centrale adibito alla regolazione di questi ritmi, differenti e unici per ognuno di noi.
Esistono molti tipi di ritmi che vengono classificati in base al loro periodo: per esempio il ritmo cardiaco e il ritmo respiratorio, il ritmo circalunare ( 4 settimane ), il ritmo circannuale ( 1 anno ) o il ritmo circasettano ( 7 giorni ).
Il ritmo circadiano varia tra le 20 e le 28 ore ( dal latino "circa" = intorno e "dies" = giorno). Sebbene abbia caratteristiche endogene, esso è soggetto alle variazioni degli stimoli esterni: tra questi, il più importante è l' alternanza tra luce e buio; è chiaro quindi come sia condizionato dall' alternanza tra giorno e notte. Il cambiamento di fuso orario provoca necessariamente uno sfasamento del ritmo circadiano, che dà luogo ad una serie di piccoli disturbi che vanno sotto il nome di sindrome del " jet lag ". In sostanza, altro non è che la difficoltà del nostro organismo ad adattarsi alle nuove condizioni di luce - buio.
Tipici sintomi della sindrome del jet lag sono:
I sintomi si prolungano tanti più fusi orari si sono attraversati e la risincronizzazione del ciclo circadiano è più veloce nei giovani e nei bambini rispetto alle persone anziane. Inoltre, a parità di cambio di fuso orario, viaggiando verso est è necessario più tempo per ristabilire il proprio equilibrio rispetto ad uno spostamento verso ovest.
Alcuni semplici rimedi possono venirci in aiuto:
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alcuni giorni prima della vostra partenza, se la destinazione del vostro viaggio è ad Occidente, cercate di andare a letto un pò più tardi e svegliarvi un pò dopo l'orario solito nei giorni precedenti la partenza; fate l' esatto contrario se la vostra meta è ad Oriente;
allo stesso modo, cercate di anticipare o posticipare anche i pasti di una o due ore;
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se siete diretti ad est, meglio prenotare un volo di mattina; meglio in serata, se viaggiate verso ovest;
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consumate pasti leggeri durante il viaggio, evitando di bere caffè, tè, alcolici o altre bevande conteneti sostanze eccitanti;
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bevete molta acqua: in aereo l' atmosfera è pressurizzata e l' umidità non è appropiata per mantenere una giusta idratazione;
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se il volo è molto lungo, cercate di alzarvi spesso per sgranchire le gambe;
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una volta a destinazione, cercate di assumere immediatamente gli orari del posto: resistete al sonno e alla stanchezza se arrivate a destinazione di giorno. Meglio una doccia e una tranquilla passeggiata;
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può essere utile l' assunzione di melatonina, un ormone naturale, per ripristinare il ritmo sonno - veglia. Chiedete consiglio per le dosi e i tempi di somministrazione al vostro medico o farmacista;
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assolutamente sconsigliati sono i sonniferi, se non prescritti dal proprio medico e in particolari situazioni;
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ricordate che una dieta ricca di carboidrati può essere utile per conciliare il sonno, mentre una dieta proteica è più utile per smaltire il jet lag.
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