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Disturbi intimi e cure da seguire rendono complicata l'attività fisica, per questo è importante seguire alcuni piccoli consigli così da non dover rinunciare alla palestra.
«Andare in palestra con regolarità è una medicina naturale anche per la salute intima, sia del seno che dei genitali. E poi favorisce il relax e il rilascio di endorfine, utilissime contro eventuali problemi del ciclo mestruale».
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Ci sono, però, situazioni che richiedono qualche attenzione in più o che possono rendere fastidiosa l'attività fisica. In questi casi non bisogna certo rinunciare ad andare in palestra, ma è necessario adottare i giusti accorgimenti in base alle proprie esigenze.
- Addio seccature se bevi acqua. Cerca di limitare gli effetti collaterali della disidratazione: stanchezza, mal di testa e secchezza delle mucose vaginali, possono essere eliminati bevendo mezzo litro d'acqua naturale o una bevanda lievemente energetica 30 minuti prima dell'attività fisica. Dopo bevi 2 o 3 bicchieri di una soluzione idrosalina fresca (a circa 10 gradi);
- Con il ciclo no allo yoga. Quando hai le mestruazioni puoi praticare qualsiasi tipo di attività fisica. Non però gli esercizi in cui sei a testa in giù, tipo la candela dello yoga: favorendo il reflusso del sangue, possono facilitare il passaggio attraverso le tube di una minima parte di materiale mestruale all'interno della pancia, aumentando il rischio di endometriosi;
- In piscina meglio gli ovuli. Se segui una cura locale per la vaginite, attenta al nuoto e alle attività in acqua che rischiano di "lavare via" le creme. In questo caso, meglio preferire gli ovuli, che liberano lo stesso principio attivo all'interno della vagina. E applica la dose la sere;
- Niente cistite sulla bici. Fai spinning in palestra e ami la bike? Occhio agli sfregamenti e al caldo/umido nella zona genitale, che possono favorire la cistite e risvegliano la candida. Usa selle morbide o un coprisella in gel, indossa pantaloncini imbottiti e non esagerare con l'attività fisica. E se fai cicloturismo, limita i percorsi più accidentati.
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